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Il
Vescovo di Roma |
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Il Vescovo
di Roma è il Papa, Pastore della Chiesa Universale.
Il Pontefice
provvede al governo della Diocesi con i Vescovi suoi collaboratori,
in primo luogo
attraverso il Cardinale Vicario, coadiuvato dal Vicegerente
e dai
Vescovi Ausiliari, ai quali è affidata la cura pastorale dei vari settori.
Speciale
Papa Leone XIV
L’ELEZIONE
08 maggio 2025 ore 18,07: fumata bianca
L’ANNUNCIO
“Annuntio vobis
gaudium magnum.
Habemus Papam:
Eminentissimum ac Reverendissimum
Dominum,
Dominum Robertum
Franciscum
Sanctae Romanae
Ecclesiae Cardinalem Prevost
qui sibi nomen
imposuit
LEONEM XIV”
LEONE XIV
267° SOMMO PONTEFICE DELLA CHIESA UNIVERSALE
IL PRIMO DISCORSO
“La pace sia
con tutti voi!
Fratelli e
sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il Buon
Pastore, che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo
saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie,
tutte le persone, ovunquesiano, tutti i popoli, tutta
la terra. La pace sia con voi!
Questa è la
pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e
perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente.
Ancora
conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa
Francesco che benediceva Roma, il Papa che benediceva Roma, dava la sua
benedizione al mondo, al mondo intero, quella mattina del giorno di Pasqua.
Consentitemi di dare seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene,
Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio.
Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo
avanti! Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della
sua luce. L’umanità necessita di Lui come del ponte per essere raggiunta da Dio
e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti,
con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre
in pace. Grazie a Papa Francesco!
Voglio
ringraziare anche tutti i confratelli Cardinali che hanno scelto me per essere
Successore di Pietro e camminare insieme a voi, come Chiesa unita cercando
sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne
fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere
missionari.
Sono un figlio
di Sant’Agostino, agostiniano, che ha detto: “Con voi sono cristiano e per voi
vescovo”. In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria
che Dio ci ha preparato.
Alla Chiesa di
Roma un saluto speciale! Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa
missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta ad
accogliere, come questa piazza, con le braccia aperte tutti, tutti coloro che
hanno bisogno della nostra carità, della nostra presenza, del dialogo e
dell’amore.
(In spagnolo)
Y si me permiten también una palabra, un saludo a todos y en modo particular a mi querida diócesis de Chiclayo, en el Perú, donde un pueblo fiel ha acompañado a su obispo, ha compartido su fe y ha
dado tanto, tanto, para seguir siendo Iglesia fiel de Jesucristo.
(traduzione)
E se mi
permettete una parola, un saluto a tutti e in modo particolare alla mia cara
diocesi di Chiclayo, in Perù, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo
vescovo, ha condiviso la sua fede e ha dato tanto, tanto, per continuare ad
essere Chiesa fedele di Gesù Cristo.
A tutti voi,
fratelli e sorelle di Roma, d’Italia, di tutto il mondo: vogliamo essere una
Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace,
che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a
coloro che soffrono.
Oggi è il
giorno della Supplica alla Madonna di Pompei. Nostra Madre Maria vuole sempre
camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione e il suo
amore. Allora vorrei pregare insieme a voi. Preghiamo insieme per questa nuova
missione, per tutta la Chiesa, per la pace nel mondo e chiediamo questa grazia
speciale a Maria, nostra Madre: Ave Maria…!”
BIOGRAFIA DI PAPA LEONE XIV
Primo Papa agostiniano, è il secondo Pontefice americano, dopo
Francesco, ma a differenza di Bergoglio, il 69.enne statunitense Robert Francis
Prevost è nato nel nord del continente ed è stato
pastore nel sud dello stesso, prima di essere chiamato dal Predecessore alla
guida del Dicastero per i vescovi e della Pontificia Commissione per l’America
Latina.
Il nuovo Vescovo di Roma ha scelto il nome di Leone XIV. Nasce
il 14 settembre 1955 a Chicago, nell’Illinois, da Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, e Mildred
Martínez, di origini spagnole. Ha due fratelli, Louis Martín e John Joseph.
Trascorre l'infanzia e l'adolescenza negli Stati Uniti,
studiando prima nel Seminario minore dei Padri Agostiniani e poi, alla
Villanova University, in Pennsylvania, dove, nel 1977, consegue la laurea in
Matematica e studia Filosofia. Il 1° settembre dello stesso anno a Saint Louis
entra nel noviziato dell'Ordine di Sant'Agostino (Osa), nella provincia di
Nostra Signora del Buon Consiglio di Chicago, ed emette la prima professione il
2 settembre 1978. Il 29 agosto 1981 pronuncia i voti solenni.
Riceve la formazione presso la Catholic
Theological Union di Chicago, diplomandosi in
Teologia. E all'età di 27 anni viene inviato dai suoi superiori a Roma per
studiare Diritto canonico alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino
(Angelicum). Nell’Urbe viene ordinato sacerdote il 19 giugno 1982 nel Collegio
agostiniano di Santa Monica da monsignor Jean Jadot,
pro-presidente del Pontificio Consiglio per i Non Cristiani, oggi Dicastero per
il Dialogo Interreligioso.
Prevost consegue la
licenza nel 1984 e l’anno dopo, mentre prepara la tesi di dottorato viene
mandato nella missione agostiniana di Chulucanas, a
Piura, in Perù (1985-1986). È il 1987 quando discute la tesi dottorale su
"Il ruolo del priore locale dell'Ordine di Sant'Agostino" ed è
nominato direttore delle vocazioni e direttore delle missioni della Provincia
agostiniana “Madre del Buon Consiglio” di Olympia Fields, in Illinois.
L’anno successivo raggiunge la missione di Trujillo, sempre in
Perù, come direttore del progetto di formazione comune degli aspiranti
agostiniani dei vicariati di Chulucanas, Iquitos e Apurímac. Nell’arco di undici anni ricopre gli incarichi di
priore della comunità (1988-1992), direttore della formazione (1988-1998) e
insegnante dei professi (1992-1998) e nell'arcidiocesi di Trujillo di vicario
giudiziale (1989-1998) e professore di Diritto Canonico, Patristica e Morale
nel Seminario maggiore "San Carlos e San Marcelo". Al contempo gli
viene anche affidata la cura pastorale di Nostra Signora Madre della Chiesa,
eretta successivamente parrocchia con il titolo di Santa Rita (1988-1999),
nella periferia povera della città, ed è amministratore parrocchiale di Nostra
Signora di Monserrat da 1992 al 1999.
I TITOLI DEL PAPA
VESCOVO DI ROMA
PRIMATE D’ITALIA
SOVRANO DELLO STATO
VICARIO DI GESÙ CRISTO
PATRIARCA D’OCCIDENTE
IL SERVO DEI SERVI DI DIO
SUCCESSORE DEL PRINCIPE DEGLI APOSTOLI
SOMMO PONTEFICE DELLA CHIESA UNIVERSALE
SOVRANO DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL
VATICANO
ARCIVESCOVO E METROPOLITA DELLA
PROVINCIA ROMANA
Speciale Papa Francesco
L’ELEZIONE
13 MARZO 2013, ore 17.50: fumata bianca
L’ANNUNCIO
“ Annuntio vobis
gaudium magnum.
Habemus Papam:
Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum,
Dominum Georgium Marium
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio
qui sibi nomen imposuit
Franciscum ”
FRANCESCO
266° SOMMO PONTEFICE DELLA CHIESA UNIVERSALE
IL PRIMO DISCORSO
Fratelli e sorelle, buonasera!
“Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a
Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla
fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità
diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una
preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme
per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.
E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo
cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le
Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo
sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia
una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi
incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia
fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!
E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un
favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il
Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione
per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me.
Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli
uomini e le donne di buona volontà.
Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell’accoglienza.
Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la
Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!”
BIOGRAFIA DI PAPA FRANCESCO
Il primo Papa giunto dalle
Americhe è il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, arcivescovo di
Buenos Aires dal 1998. È una figura di spicco dell’intero continente e un
pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in
largo, anche in metropolitana e con gli autobus.
«La mia gente è povera e io
sono uno di loro», ha detto una volta per spiegare la scelta di abitare in un
appartamento e di prepararsi la cena da solo. Ai suoi preti ha sempre
raccomandato misericordia, coraggio e porte aperte. La cosa peggiore che possa
accadere nella Chiesa, ha spiegato in alcune circostanze, «è quella che de
Lubac chiama mondanità spirituale», che significa «mettere al centro se
stessi». E quando cita la giustizia sociale, invita a riprendere in mano il
catechismo, i dieci comandamenti e le beatitudini. Nonostante il carattere
schivo è divenuto un punto di riferimento per le sue prese di posizione durante
la crisi economica che ha sconvolto il Paese nel 2001.
Nella capitale argentina
nasce il 17 dicembre 1936, figlio di emigranti piemontesi: suo padre Mario fa
il ragioniere, impiegato nelle ferrovie, mentre sua madre, Regina Sivori, si
occupa della casa e dell’educazione dei cinque figli.
Diplomatosi come tecnico
chimico, sceglie poi la strada del sacerdozio entrando nel seminario diocesano.
L’11 marzo 1958 passa al noviziato della Compagnia di Gesù. Completa gli studi
umanistici in Cile e nel 1963, tornato in Argentina, si laurea in filosofia al
collegio San Giuseppe a San Miguel. Fra il 1964 e il 1965 è professore di
letteratura e psicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fé e nel 1966 insegna le stesse materie nel collegio del
Salvatore a Buenos Aires. Dal 1967 al 1970 studia teologia laureandosi sempre
al collegio San Giuseppe.
Il 13 dicembre 1969 è
ordinato sacerdote dall’arcivescovo Ramón José Castellano. Prosegue quindi la
preparazione tra il 1970 e il 1971 in Spagna, e il 22 aprile 1973 emette la
professione perpetua nei gesuiti. Di nuovo in Argentina, è maestro di novizi a
Villa Barilari a San Miguel, professore presso la facoltà di teologia,
consultore della provincia della Compagnia di Gesù e rettore del Collegio.
Il 31 luglio 1973 viene
eletto provinciale dei gesuiti dell’Argentina. Sei anni dopo riprende il lavoro
nel campo universitario e, tra il 1980 e il 1986, è di nuovo rettore del
collegio di San Giuseppe, oltre che parroco ancora a San Miguel. Nel marzo 1986
va in Germania per ultimare la tesi dottorale; quindi i superiori lo inviano
nel collegio del Salvatore a Buenos Aires e poi nella chiesa della Compagnia
nella città di Cordoba, come direttore spirituale e confessore.
È il cardinale Quarracino a volerlo come suo stretto collaboratore a
Buenos Aires. Così il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo
titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno riceve nella
cattedrale l’ordinazione episcopale proprio dal cardinale. Come motto sceglie
Miserando atque eligendo e
nello stemma inserisce il cristogramma ihs, simbolo della Compagnia di Gesù. È subito nominato
vicario episcopale della zona Flores e il 21 dicembre 1993 diviene vicario
generale. Nessuna sorpresa dunque quando, il 3 giugno 1997, è promosso
arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Passati neppure nove mesi, alla morte
del cardinale Quarracino gli succede, il 28 febbraio
1998, come arcivescovo, primate di Argentina, ordinario per i fedeli di rito
orientale residenti nel Paese, gran cancelliere dell’Università Cattolica.
Nel Concistoro del 21
febbraio 2001, Giovanni Paolo II lo crea cardinale, del titolo di san Roberto
Bellarmino. Nell’ottobre 2001 è nominato relatore generale aggiunto alla decima
assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, dedicata al ministero
episcopale. Intanto in America latina la sua figura diventa sempre più
popolare. Nel 2002 declina la nomina a presidente della Conferenza episcopale
argentina, ma tre anni dopo viene eletto e poi riconfermato per un altro
triennio nel 2008. Intanto, nell’aprile 2005, partecipa al conclave in cui è
eletto Benedetto XVI.
Come arcivescovo di Buenos
Aires — tre milioni di abitanti — pensa a un progetto missionario incentrato
sulla comunione e sull’evangelizzazione. Quattro gli obiettivi principali:
comunità aperte e fraterne; protagonismo di un laicato consapevole; evangelizzazione
rivolta a ogni abitante della città; assistenza ai poveri e ai malati. Invita
preti e laici a lavorare insieme. Nel settembre 2009 lancia a livello nazionale
la campagna di solidarietà per il bicentenario dell’indipendenza del Paese:
duecento opere di carità da realizzare entro il 2016. E, in chiave
continentale, nutre forti speranze sull’onda del messaggio della Conferenza di
Aparecida nel 2007, fino a definirlo «l’Evangelii nuntiandi dell’America Latina».
I TITOLI DEL PAPA
VESCOVO DI ROMA
PRIMATE
D’ITALIA
SOVRANO
DELLO STATO
VICARIO
DI GESÙ CRISTO
PATRIARCA
D’OCCIDENTE
IL SERVO
DEI SERVI DI DIO
SUCCESSORE
DEL PRINCIPE DEGLI APOSTOLI
SOMMO
PONTEFICE DELLA CHIESA UNIVERSALE
SOVRANO
DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO
ARCIVESCOVO
E METROPOLITA DELLA PROVINCIA ROMANA
Il Vescovo di Roma con i nostri sacerdoti
Parrocchia San Filippo Neri alla Pineta
Sacchetti - Via Martino V° 28 - 00167 Roma - Tel. 06/66000409